Operatori non abilitati o non vaccinati, struttura sovraffollata: sigilli all’alloggio per anziani
Diverse le irregolarità riscontrate, il sindaco Massimo Mulas ha emesso un’ordinanza di chiusuraPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Personale non abilitato, un numero di ospiti superiore a quello consentito e operatori senza vaccino: gravi irregolarità che costringono il sindaco Massimo Mulas a chiudere la comunità alloggio per anziani “San Gavino” aperta a Porto Torres il 25 gennaio scorso.
Il primo cittadino ha emesso un’ordinanza di chiusura della struttura, situata tra via Atrio Metropoli e piazza Martiri, per la presenza di una serie di violazioni relative alla gestione e alla struttura riscontrate a seguito di una serie di verifiche interne.
Il provvedimento era stato preso a seguito della relazione presentata il 17 giugno scorso dal comando dei carabinieri per la tutela e la salute Nas di Sassari, in cui erano state evidenziate le criticità relative alla carenza di operatori nell'assetto organizzativo, sia sull'entità numerica che per l'assenza di specifico titolo abilitante necessario a sostenere la cura e l'igiene personale delle persone attualmente collocate all'interno della struttura.
Inoltre è stata riscontrata l’assenza “dichiarata” da parte del responsabile della casa di riposo, Massimiliano Orrù, di un infermiere abilitato alla somministrazione di farmaci che non risulta iscritto all'apposito albo professionale, per cui quest'ultimo non è da considerarsi autorizzato alla somministrazione di terapie mediche.
Le altre irregolarità riguardano la presenza di operatori all'interno della comunità alloggio non in regola con le vaccinazioni anti Covid -19 e di un numero di soggetti anziani superiore rispetto alla capacità effettiva dichiarata. Le violazioni alle norme si riferiscono anche alla presenza all'interno della struttura di anziani non autosufficienti con importanti patologie certificate e verificate.
Gli uffici dei Settore Politiche Sociali avevano accertato di recente la presenza di persone ultrasessantacinquenni palesemente non autosufficienti, in assenza dei requisiti tecnico-igienico-sanitari e funzionali richiesti dalla normativa di settore, mentre avrebbe dovuto ospitare soggetti di età non superiore ai 65 anni.