La nuova scuola “Don Antonio Sanna” sarà un edificio capace di ospitare circa 300 studenti, un progetto del Comune di Porto Torres ammesso al finanziamento di circa 7milioni di euro dal Pnrr, il più alto degli 8 Comuni finanziati nell’isola e l’unico finanziato in Sardegna nell’ambito della Tipologia A (demolizione e ricostruzione).

Nei giorni scorsi è cominciato il trasloco degli arredi, dei materiali e delle attrezzature, dalla scuola di Monte Agellu al vecchio edificio scolastico De Amicis, attualmente libero e sottoposto ad un intervento di cablaggio e di messa in sicurezza per ospitare 13 classi esclusivamente della scuola media.

Per il tempo necessario a demolire e ricostruire da zero la scuola ci sarà una piccola rivoluzione: le classi della scuola media don Sanna saranno spostate nello storico plesso del De Amicis mentre chi frequenta quest'ultima scuola - alcune classi dell'infanzia e della primaria - sarà spostato a Monte Angellu dove ci sono diversi spazi liberi e non utilizzati. Sarà una scuola all’avanguardia dotata di un Auditorium, un anfiteatro, palestra e spazi per lo sport.

«Sarà un sacrificio che converrà sostenere perché avremo una scuola efficiente e moderna – sostiene la dirigente scolastica, Alessandra Pinna -  nel frattempo stiamo studiando gli orari per l’uso delle palestre e l’organizzazione di laboratori tematici. Il mio obiettivo è creare nella scuola De Amicis un polo di attrazione culturale dove ospitare concerti ed eventi musicali».

Il sindaco Massimo Mulas e l'assessora alla Pubblica istruzione Simona Fois hanno partecipato nei giorni scorsi a un'assemblea di genitori e insegnanti dell'istituto comprensivo 2, nell'auditorium di via Porrino. Al centro del confronto le soluzioni logistiche programmate dal Comune per gestire le attività scolastiche fino alla conclusione del cantiere, con consegna del nuovo edificio prevista per il 2026.

Il sindaco e l'assessora hanno spiegato perché questa scelta non avesse alternative: «Raccogliamo e comprendiamo le preoccupazioni dei genitori - hanno spiegato gli amministratori - ma assicuriamo che tra tutte le ipotesi vagliate quella individuata era l'unica praticabile. Si tratta di cambiare alcune abitudini ma siamo convinti che ne valga la pena, visto che questo progetto del Pnrr migliorerà la qualità dell'esperienza scolastica, creando una struttura che sarà a disposizione non solo del quartiere ma di tutta la città». 

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