Un clamoroso caso di disobbedienza civile alle restrizioni anti Covid, uno dei più eclatanti in Sardegna. Hanno mantenuto la loro promessa i fratelli Manca di Nulvi, proprietari di un famoso agriturismo nelle campagne del paese: la loro attività infatti, nonostante la zona arancione, oggi ha riaperto per pranzo.

Una ventina gli avventori, tutti perfettamente consapevoli del rischio di una multa salata. Infatti nell'agriturismo in tarda mattinata hanno fatto capolino i carabinieri. Una discussione civile con i proprietari e per il momento c'è stata l'identificazione dei presenti. La multa molto probabilmente arriverà.

I commensali ad ogni modo hanno preso posto nel locale ed hanno cominciato a consumare il loro lauto pasto, tipicamente sardo, innaffiato da un buon cannonau.

"Abbiamo riaperto la nostra attività, è un nostro diritto.- afferma Giovanni Manca, uno dei proprietari, 55 anni -. Vogliamo dimostrare a tutti che si può riaprire in sicurezza, facendo rispettare le regole, come abbiamo fatto noi stamattina, con igienizzanti, rilevatori di temperatura, schede personali e osservanza delle distanze. I carabinieri - continua - ci hanno avvertito che potremmo andare incontro anche a sanzioni penali. A brevissimo per questo ci consulteremo con i nostri avvocati. Ad ogni modo spero che il segnale di ribellione civile e pacifica sia arrivato all'opinione pubblica. Questa è la cosa più importante. Ringrazio - conclude - i nostri ospiti per averci appoggiato. Adesso vedremo l'evolversi degli eventi". 

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