Wail Benjelloun, presidente dell'Unione delle università del Mediterraneo, ha definito "unico in tutta Italia e vessillo di UniMed" il progetto ForMed Sardegna degli atenei di Sassari e Cagliari che hanno messo a disposizione 100 borse di studio per studenti stranieri grazie al finanziamento della Fondazione di Sardegna.

E delle prospettive di ampliamento di ForMed si è parlato nell'aula magna dell'università sassarese nel corso della tavola rotonda dal titolo "Verso una nuova generazione mediterranea. Cooperazione, opportunità, prospettive future".

Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna, ha annunciato: "Visto il successo, questo programma sperimentale è destinato a diventare permanente".

Il progetto sardo ha già consentito di produrre i primi laureati dai paesi del Maghreb, Marocco, Algeria e Tunisia, e adesso arriveranno anche studenti da altri due Stati del Mediterraneo: Libia e Giordania.

In apertura della tavola rotonda sono stati letti i messaggi di apprezzamento inviati dal direttore dell'Agenzia italiana di cooperazione allo sviluppo (Aics), Laura Frigenti, e dal viceministro degli Affari eEsteri, Mario Giro.

Alla tavola rotonda sono intervenuti anche il rettore dell'università di Tunisi, Hmaid Ben Aziza (Premio Nobel per la pace 2015), il capo dipartimento dell'università di Algeri Brahim Mansouri e il vicepresidente per gli Affari accademici dell'università di Rabat, Hlham Berrada, il rettore dell'ateneo sassarese Massimo Carpinelli e il prorettore all'Internazionalizzazione dell'università di Cagliari, Alessandra Carucci.
© Riproduzione riservata