Sono ben 403 le sanzioni emesse in 22 giorni a Sassari contro chi conferisce in modo scorretto i rifiuti. Stamattina a Palazzo Ducale l’illustrazione del report, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Nanni Campus, del comandante della Polizia locale Gianni Serra e dell’assessore all’Ambiente Antonello Sassu.

4528 i video analizzati e ripresi dalle 66 fototrappole di ultima generazione alimentate a energia solare installate tra città, periferia e agro.

«Non esito a definire “animali”- afferma il primo cittadino- chi butta, ad esempio, lavatrici per strada anziché portarle negli appositi ecocentri».

Ma i reati ambientali e gli illeciti amministrativi sono di varia natura, come sottolineato dal comandante Serra, e includono, ad esempio, l’errato conferimento nel porta a porta, chi getta in città la spazzatura da altri comuni, chi butta gli ingombranti in campagna o usa ancora il sacco nero.

«Oppure c’è chi lascia 10 quintali di rifiuti per strada - dichiara Serra - come è successo in via Sant’Apollinare domenica scorsa. Ci sono volute 4 ore per ripulire tutto e 1100 euro di spesa». Che per i trasgressori si tradurranno in quasi 5mila euro di sanzione ma per i cittadini in uno dei tanti illeciti che appesantiranno il conto conclusivo della Tari. Trasgressioni che impattano sull’utenza e determinano il superlavoro del settore ambiente.

«Abbiamo prodotto - riferisce il suo dirigente Marge Cannas - 377 verbali per 121mila euro di multe, 91 le ordinanze di ingiunzioni di pagamento. Da gennaio a maggio 2023 abbiamo incassato 24mila euro».

Il sindaco Campus esorta la cittadinanza a seguire le regole anche perché le infrazioni sulla raccolta differenziata comportano in merito una penalizzazione per Sassari da parte della Regione.

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