Si aggirava tra le sponde del fiume Piave e aveva allarmato le fattorie con animali da cortile e domestici. La giovane lupa ha sbranato qualche cane e persino rubato a un'anziana una borsa frigo con del cibo. Dopo aver seminato il panico tra gli abitanti della provincia di Treviso nei mesi estivi, la "Lupa del Piave" è stata catturata grazie agli esperti del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'ateneo sassarese. La squadra è stata coordinata dal professor Marco Apollonio.

L'operazione coordinata dalla Regione Veneto ha visto anche l'intervento delle Polizie Provinciali di Treviso e Belluno e il Servizio Veterinario dell'Ulss 2.

Tutte le segnalazioni sono state raccolte dagli uffici della Giunta Regionale e inviate all'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e al Ministero dell'Ambiente. Di conseguenza, è stata istituita una task force per pianificare la cattura della lupa, con l’obiettivo di mettere in sicurezza il territorio, preservando al contempo l’integrità dell’animale. A questo punto è entrata in gioco l’equipe guidata dal professor Apollonio, ordinario di Zoologia e coordinatore del corso di laurea in Wildlife Management dell'Università di Sassari. Il gruppo operativo comprendeva esperti come Duccio Berzi, Siriano Luccarini, Michele Zanni, Guido Rastrelli  ed Ehsan Saeidi, un veterinario, studente iraniano dello stesso corso di laurea sassarese: gli ultimi tre operatori hanno fisicamente condotto l’operazione di catture con le Polizie Provinciali di Treviso e Belluno e un veterinario del servizio di Treviso.

Dopo la cattura, la lupa è stata visitata da un veterinario, sottoposta a esami clinici e radiografici, e infine trasferita in un Centro di recupero della fauna selvatica.

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