Aggredite mentre identificavano quattro braccianti agricoli. Nuovo atto intimidatorio ai danni di ispettrici del lavoro nel Sassarese. 

Le due funzionarie stavano facendo un controllo in un podere: uno dei braccianti era privo di documenti e, verosimilmente, anche del permesso di soggiorno. Mentre svolgevano le operazioni di verifica, sono state cacciate e minacciate da un uomo che ha affermato di essere il datore di lavoro dei braccianti.

Le vittime hanno quindi chiamato i carabinieri. Di lì a poco, convocato dai militari dell'Arma, è giunto in caserma anche l'aggressore che ha di nuovo minacciato le ispettrici, dichiarando che "sapeva dove trovarle". Ha confermato che uno dei braccianti era clandestino.

Del grave episodio verrà informata nelle prossime ore l'autorità giudiziaria.

Il direttore dell'Inl - Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano - ha subito manifestato la propria solidarietà e vicinanza alle vittime: "Quanto è successo ieri in provincia di Sassari - ha dichiarato Giordano - dimostra, ancora una volta, che chi non rispetta le norme spesso si arroga, incredibilmente, il diritto di minacciare coloro che lavorano a presidio della legalità. Sappiano, questi soggetti, che per l'Ispettorato del Lavoro non ci sono intoccabili e che le intimidazioni - alle quali peraltro non siamo nuovi, avendone già subite altre in diverse aree geografiche del Paese - non solo non ci fanno arretrare di un passo, ma ci spingono a un contrasto dell'illegalità ancora più forte. Chi pensa di poter fermare i controlli minacciando o usando violenza, evidentemente non ha compreso la linea di fermezza di questo Ispettorato, che attraverso il proprio personale è impegnato in una battaglia difficile ma costante e capillare, tesa a far affermare in ogni settore del lavoro la legalità, la tutela dei lavoratori e la sicurezza".

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata