Troppi assembramenti nei locali e il sindaco Massimo Mulas dice stop al karaoke. “Sto osservando in città diversi fenomeni e comportamenti che non condivido - sostiene il primo cittadino - credo sia opportuno proporre alcune riflessioni a tutta la cittadinanza. Partendo da un assunto: la zona bianca non è un ‘liberi tutti’. Ripartiremo veramente solo se ragioneremo con spirito di comunità e non pensando esclusivamente ai nostri interessi di parte, seppur leciti”.

Il sindaco sottolinea come “in poche settimane si è passati dallo stare costretti a casa all'ammassarci nei locali, come se fossero saltate tutte le regole”. Un approccio pericoloso in considerazione del fatto che chi ha già una concessione di suolo pubblico può chiedere un ulteriore incremento di spazio, senza superare il 50% di quello già in concessione: è possibile superare questa soglia solo dove possibile e non a prescindere. “Mi sembra, invece, di assistere a una sconsiderata corsa a occupare più spazio possibile come se non ci fossero limiti – aggiunge Mulas -. Discorso analogo riguarda tipologia e modalità di eventi di intrattenimento che si possono svolgere nei locali:  siamo contenti che si possa fare musica all'aperto, ma sempre nel rispetto delle regole senza la logica del Far West. Fare il piano bar non vuol dire eseguire concerti rock sulla pubblica via, o dentro locali, addirittura dentro condomini”.

Un chiaro richiamo al rispetto delle regole e alle diverse esigenze e diritti di chi si alza presto per lavorare o ha problemi di salute. “È giusto anche un chiarimento sul karaoke: si tratta di una pratica divertente ma non consentita dalle norme anti-Covid - afferma - perché porta tante persone a condividere lo stesso microfono senza alcuna attività di sanificazione. Chiediamo ai locali di sospendere questa attività e sono pronto, in caso contrario, a emettere una specifica ordinanza sull'argomento”. Infine il sindaco invita i cittadini a rispettare le norme sulla raccolta rifiuti soprattutto in prossimità dei cestini di cortesia. 

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