«Dagli studi recenti effettuati da Alessandra La Fragola e Pier Giuseppe Calzedda abbiamo potuto verificare che attraverso ingenti quantità di materiali recuperati, sia ceramici che monetari, la città di Alghero e Porto Torres-Turris Libisonis condividono una storia».

Pietro Alfonso, uno dei principali curatori del museo archeologico di Alghero, intervenuto nel primo del ciclo di manifestazioni per celebrare i 40 anni del museo archeologico nazionale “Antiquarium Turritano” , inaugurato a Porto Torres il 15 dicembre del 1984. Un anniversario con incontri, mostre, conferenze ed eventi per raccontare lo straordinario patrimonio culturale custodito nella città antica di Turris Libisonis, la colonia romana di Porto Torres, con l’obiettivo di fare rete e coinvolgere il territorio.

Questa la finalità perseguita dal direttore del museo, Stefano Giuliani, come ribadito nell’appuntamento  di sabato scorso dal titolo “Antiquarium, 40 Anni. La rete di Turris”, incontro che ha visto la partecipazione di responsabili, direttori e rappresentanti istituzionali dei diversi museo e siti archeologico del Nord Ovest. Luoghi prestigiosi come l’Altare Prenuragico di Monte d'Accoddi, la Pinacoteca Nazionale e il Museo Archeologico Nazionale G.A. Sanna di Sassari, il Museo del Porto, la Biblioteca Comunale, Turris Bisleonis, la Memoria Storica, la Basilica di San Gavino e l’Associazione Studio Xilografico Dettori di Porto Torres, e la partecipazione dei Musei della Tonnara di Stintino, Archeologico di Alghero, dei Villaggi Abbandonati di Sorso e dell'intreccio di Castelsardo.

Per il direttore Giuliani il sistema museale che fa capo alla Direzione regionale Musei Nazionali Sardegna, si pone come obiettivo quello di creare una governance del patrimonio improntata alla accessibilità e alla partecipazione che coinvolga insieme musei e luoghi della cultura. In programma un mese di incontri per celebrare il grande patrimonio dell’Antiquarium che si affaccia sull’area archeologica di Turris. Il prossimo evento,  giovedì 12 dicembre alle 17, con l’inaugurazione della mostra fotografica attraverso gli scatti d’epoca e momenti della storia del museo e l’intervento del giornalista Emanuele Fancellu.  

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