È Giovanni Cubeddu, l’ex sindaco di Ozieri di 75 anni, il nuovo commissario straordinario del Parco nazionale dell’Asinara. Ex professore ordinario del dipartimento di veterinaria dell’Università di Sassari, già medico veterinario libero professionista, è stato nominato con decreto firmato dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in qualità di successore dell’ex commissario Giancarlo Muntoni, il cui mandato è scaduto nei giorni scorsi dopo sei mesi di attività.

Cubeddu rivestirà l’incarico per la stessa durata, con possibile proroga per altri sei mesi, in attesa di avviare la procedura per la nomina del presidente del Parco dell’Asinara, una guida assente ormai da otto anni. «Mancano soltanto gli adempimenti burocratici sulla incompatibilità e inconferibilità del mandato - spiega il neo commissario  – pratiche che si stanno definendo presso l’assessorato dell’Ambiente». Nei prossimi giorni si presenterà al direttore del parco, Vittorio Gazale, e al sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas.

Negli anni 1989-1998, Cubeddu ha svolto il servizio di veterinario, tramite convenzione, per il controllo degli animali nella ex colonia penale agricola dell’Asinara. Nel suo curriculum corposo anche l’incarico da presidente del consiglio dell’Ordine dei medici veterinari delle Province di Sassari e Olbia-Tempio per il triennio 2018-2020. Attualmente, da gennaio al 30 novembre  2024, è professore a contratto del master in Medicina legale forense veterinaria dell’Alma Mater Studiorum di Bologna.

«Siamo pronti a collaborare con il nuovo commissario, anche se i turritani, evidentemente, non sono considerati abbastanza competenti nel gestire il Parco», commenta la notizia della nomina il sindaco Massimo Mulas. «Prendiamo atto, ancora una volta con grande rammarico, che per i governi di turno nessun turritano possiede i requisiti minimi per governare una porzione importante del proprio territorio». Per il sindaco Mulas: «Ancora non si comprende che per esprimere al massimo le proprie potenzialità, l’isola dell’Asinara ha necessità di dinamismo e passione. Non è una casella da far occupare nella scacchiera del potere ma è un territorio da governare prima di tutto con amore e orgoglio di appartenenza», aggiunge. «Ancora una volta accetteremo questa cattiva abitudine tipicamente italiana di ragionare "per poltrone", di non ascoltare la comunità e di non valorizzare le competenze che è in grado di esprimere».

« Manterremo un approccio costruttivo e responsabile, come abbiamo fatto sempre, perché amiamo l'Asinara e non abbiamo smesso, pur con mezzi precarissimi, di provare a risolvere i tanti problemi che l'affliggono. Auguriamo di cuore buon lavoro al neo nominato. Siamo certi che, avendo provato l'esperienza di guidare una città, capirà che non è facile digerire certi reiterati soprusi». 

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