Il volto coperto, in mano una tanica di benzina versata interamente sul furgone. L’intento è quello di distruggere mezzi di lavoro e attrezzature professionali acquistati con sacrificio, ma anche l’esistenza di chi sta dietro a quella impresa, colpita duramente.

L’ultimo atto incendiario a Porto Torres ha messo tre famiglie in ginocchio e l’impresa di giovani che dopo la scomparsa del padre si erano rimboccati le maniche per riprendere l’attività ereditata dal genitore, morto 8 anni fa.

Le immagini delle telecamere di videosorveglianza riprendono l’atto incendiario. Le fiamme divampate intorno alle 2 della notte scorsa hanno distrutto il furgone Transit Ford della ditta Domotica di Ginatempo, insieme all’intera attrezzatura utilizzata per impiantistica e installazioni antenne. Le lingue di fuoco hanno raggiunto la serranda del garage e una Ford Focus aziendale.

«Mio fratello è corso scalzo per strada per spostare l’auto, superando il furgone in fiamme, ma comunque la vettura è rimasta danneggiata». Ingenti i danni. Oltre 50mila euro. «Quarant’anni di sacrifici mandati all’aria, cinque soci e tre famiglie in ginocchio. Ci hanno rovinato», sono le parole amare dei titolari vittime dell’atto intimidatorio. «Hai distrutto non solo il furgone, ma la nostra fiducia in un immediato futuro e quella delle famiglie dei nostri dipendenti». 

Alla richiesta di aiuto, la risposta della comunità turritana è stata immediata. La raccolta fondi a favore della famiglia Ginatempo è partita, le risorse raccolte hanno superato i 10mila euro in poche ore. «In attesa che venga fatta giustizia questa è l'unica speranza che abbiamo per riprendere la nostra attività. Ad oggi non abbiamo né un mezzo né l'attrezzatura per lavorare. Grazie a chi ci vorrà aiutare in questo momento di profonda crisi». 

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