Ha 5.000 anni, è un caso unico in tutto il bacino del Mediterraneo, eppure l'altare a terrazza pre-nuragico di Monte d'Accoddi è un gioiello che il Comune di Sassari non riesce a sfruttare. Nonostante il tempo primaverile, il mese di dicembre ha fatto incassare al sito la miseria di 351 euro per 36 biglietti interi, 64 ridotti e uno per la famiglia. Praticamente una media di neppure quattro visitatori al giorno. E non è che negli altri mesi vada meglio.

Il dato lo rende noto il consigliere comunale Antonio Andria che confrontandolo con altre realtà dell'isola si chiede cosa abbia fatto la Giunta Campus in questi tre anni e mezzo per valorizzare un sito che viene spesso soprannominato “la ziggurat europea”.

Va detto che nel febbraio dell'anno scorso il Consiglio Comunale ha dato il via libera per la realizzazione di una nuova rotatoria sulla ex 131, all’altezza dell’ingresso dell’area archeologica di Monte d’Accoddi, per favorire l'afflusso dei turisti. Il finanziamento da 1 milione di euro è a carico della Rete Metropolitana del Nord Sardegna. A oggi nulla si sa, ma a parte questo manca ancora una strategia per valorizzare il sito.

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