Febbre del Nilo, caso sospetto a Valledoria: una cornacchia positiva al virus
Il campione è stato spedito al centro di referenza nazionale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo per la confermaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo il primo caso umano del 2023 registrato nell’Oristanese, che ha colpito un 73enne di Siamanna, la febbre del Nilo in Sardegna continua a far parlare di sé.
L’allarme si sposta a Valledoria, in Località Montisciu Mannu, dove il virus è stato riscontrato in un esemplare di cornacchia grigia. E in queste ore il Dipartimento di Prevenzione veterinaria della Asl di Sassari – che coordina le operazione di monitoraggio e sorveglianza – è in attesa della conferma della positività da parte del Centro di Referenza Nazionale di Teramo.
La malattia infettiva, conosciuta anche come “West Nile Disease”, viene trasmessa dalle zanzare:
il virus si mantiene nell’ambiente attraverso il continuo passaggio fra le zanzare e gli uccelli selvatici. Nell’uomo è spesso asintomatica ma in rari casi, specie in persone anziane o con deficit immunitario, si possono presentare sintomi di tipo neurologico. Possibilità che si manifesta in media in meno dell’1% degli infetti e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza
muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista.
In questo momento, visti i nuovi casi, è necessario intensificare le attività di rimozione dei focolai
larvali tramite disinfestazioni e potenziare l’informazione, affinché le persone possano adottare misure di prevenzione e protezione individuale.
(Unioneonline/v.f.)