Bufera sulla dirigenza della Torres calcio.

Il presidente Salvatore Sechi, il suo vice Antonio Carboni, l'ex segretaria Rita Marras, e l'ex presidente Daniele Piraino sono indagati con l'accusa di concorso in estorsione e rapina.

I fatti risalgono alla fine del 2016.

L'inchiesta della procura di Sassari, coordinata dal sostituto procuratore Maria Paola Asara, e condotta dagli agenti della Squadra mobile e della Digos sassarese, è partita dalla denuncia presentata alla questura di Roma dall'imprenditore Andrea Baeli, che tre anni fa aveva cercato di acquistare la Torres, ormai in grosse difficoltà finanziarie, dalle mani dell'allora presidente Piraino.

Le indagini sono ancora in corso e la Procura mantiene la massima riservatezza.

Baeli, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, avrebbe dichiarato agli agenti di essere stato accerchiato da una quarantina di ultras rossoblù in una riunione tenutasi nella sede della Torres, e di essere quindi stato costretto, con minacce e insulti, a stracciare i documenti con cui acquisiva la maggioranza delle quote societarie della squadra.

Secondo il racconto dell'imprenditore all'aggressione avrebbe assistito anche l'ex presidente Piraino, arrivato nella sede insieme con gli ultras Carboni e Marras, poi raggiunto dal presidente Sechi, il quale avrebbe dovuto rilevare la proprietà della Torres.

Baeli sostiene anche di essere stato tenuto in una stanza fino a quando non ha annullato il contratto di acquisto della società, e di avere lasciato la sede accompagnato da altri insulti, minacce e calci alla sua auto.

(Unioneonline/v.l.)
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