«Uno specchietto per le allodole agli occhi dei cittadini».

Così le segreterie provinciali della polizia di Stato Siulp, Siap e Silp Cgil definiscono la proposta, pronunciata dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais, di mettere l'esercito nel centro storico di Sassari dopo la sparatoria di giovedì scorso.

«Il compito specifico della prevenzione e repressione dei reati - ricordano in un comunicato congiunto - nonché della tutela dell’ordine e sicurezza pubblica, è di stretta competenza della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia».

Tra l'altro, sottolineano, i militari non potrebbero agire in autonomia ma sempre affiancati da carabinieri e agenti della questura. Le tre sigle riferiscono allora che l'intervento dell'esercito è “l'ultima ratio" mentre sarebbe meglio «per garantire la serenità e il pronto intervento delle forze dell’ordine nelle nostre città, incrementare il numero del personale della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia».

Che da tempo soffrono di una carenza d'organico a causa, dichiarano, «del blocco delle assunzioni e del mancato turnover del personale della polizia di Stato e delle altre Forze di polizia». Quindi tocca alla politica trovare soluzioni per rimediare alle criticità descritte.

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