Crollano i tralicci della media tensione e i cavi invadono la carreggiata.

È successo sabato scorso, poco dopo le 10 a Santa Maria Coghinas, nella frazione di Longareddu dove si è sfiorata la tragedia. Tre vecchi pali delle linee elettriche a media tensione (15000 Volt) hanno ceduto a causa del forte vento, mettendo in allarme l’intera comunità.

Alcuni cavi sono finiti in prossimità degli alloggi e sui tetti del’Hotel ristorante Montiruju, altri sulla strada ad altezza d’uomo ostruendo il passaggio agli automobilisti e creando seri pericoli per l’incolumità delle persone.

Una situazione di grave emergenza che ha richiamato sul posto i carabinieri della compagnia di Valledoria e gli agenti della Polizia Locale di Santa Maria Coghinas per un intervento urgente di messa in sicurezza. Con il crollo di un primo palo, marcio alla radice, per effetto domino sono venuti giù anche il secondo e il terzo. La Polizia locale ha fatto da supporto ai carabinieri disciplinando la viabilità, mentre la società E-Distribuzione ha provveduto a tagliare i cavi e a ripristinare la situazione di sicurezza. La carreggiata è stata liberata dai cavi per evitare ulteriori pericoli. Sul caso è intervenuto il segretario regionale Ugl chimici- energia, Franco Peana che sottolinea le responsabilità di Enel.

«Servono investimenti in infrastrutture e impianti, ma anche manutenzioni e personale con urgenza per garantire servizio ai cittadini che come nelle ultime settimane hanno assaporato i blackout. La rete in alcuni casi è vetusta di 40 anni. Nel caso di Santa Maria Coghinas si è corso il rischio per l'incolumità delle persone, stavolta è stata una vera fortuna». Sulla carenza di organico, il deficit dell’organizzazione  e il risparmio sulle manutenzioni Ugl Chimici-Energia ha aperto una vertenza e annunciato lo sciopero contro E-Distribuzione. 

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