«Cristian era perfetto, nel suo modo di fare, nella sua generosità». Il pensiero è solo per lui, difficile trovare un senso nella perdita di un ragazzo di appena 20 anni. Una vita che si spegne troppo presto toglie un po' di futuro e di fiducia a tutti, compresi gli amici.

Non si danno pace per Cristian Piras, il giovane di Porto Torres morto alla vigilia del suo 20esimo compleanno sulla strada dei Due Mari. Sono ritornati sul luogo della tragedia, sulla provinciale 42, al chilometro 12,800, nella curva  di Sassari dove lunedì scorso, poco prima delle 18, il ragazzo ha perso la vita dopo un frontale con una 500L diretta ad Alghero.

Sul guardrail hanno lasciato dei fiori e messaggi di amore. «Auguri spilungone mio», e poi ancora «Abbi cura di me come hai sempre fatto», frasi di affetto da chi lo conosceva bene.  «Grande gigante, sarai sempre il mio fratellino» e la passione per i motori, «tranquillo che il giro in R6 lo facciamo».

Sull’asfalto ancora le tracce del tremendo impatto. Il dolore per l’interruzione del suo progetto di vita si legge nei volti dei suoi più cari amici. «Sono un amico, vicino di casa, e posso dire che Cristian era un bravissimo ragazzo», accenna commosso Michele. «Era voluto bene da tutti», ricorda Alessandro.

Domani mattina, venerdì 4 agosto, verrà eseguita l’autopsia dal medico legale Angela Seddaiu su disposizione del pm Maria Paola Asara, per conoscere le cause della morte. L’auto, una Punto nera su cui viaggiava il giovane, ha cominciato a sbandare ancora prima dell’impatto. Rientrava a Porto Torres quando, per cause ancora da accertare, ha invaso la corsia opposta andando ad impattare contro una 500L guidata da un 45enne di Alghero, Gavino Deligios. L’uomo rimasto ferito è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo. Un atto dovuto relativo alle garanzie della difesa per la nomina di un consulente di parte. 

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