Scena di (stra)ordinario senso civico all'uscita di un supermercato Crai di Sassari in via Trieste, quartiere Cappuccini. Luigi Rassu, 59 anni, muratore sassarese, scende dall’auto insieme a sua moglie Giulia. Mentre si accingono ad entrare in un bar per prendere un caffè, Luigi perde il suo portafoglio. All'interno contanti, documenti, bancomat e una carta di credito. La coppia non si accorge di nulla. Diversamente dall'occhio vigile e attento di una donna Rom, che chiede abitualmente qualche spicciolo ai clienti all'uscita del supermercato.

La donna si mette a urlare, chiama da lontano la coppia, corre,  ferma i coniugi e consegna il portafoglio appena perso.

«Siamo ovviamente rimasti sorpresi perché non ci siamo accorti di nulla»,  racconta oggi Giulia, «sarebbe stata una grave perdita perché il bancomat si poteva usare subito e nel caso saremmo rimasti ignari di tutto per diverso tempo. Quella donna è stata quindi estremamente gentile e onesta. Ci è sembrato doveroso darle una buona mancia. Al principio non voleva accettarla, ma poi l'abbiamo convinta».

Una storia quindi a lieto fine, che va ben oltre i confini dei soliti stereotipi e luoghi comuni sui Rom, che spesso purtroppo degenerano nel razzismo.

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