La visita di controllo per un'insufficienza renale cronica (al terzo stadio) salta perché l'ambulatorio è chiuso per mancanza di personale: «Spiacenti ma deve richiamare a ottobre, perché ancora non sappiamo niente». È la risposta che Paolo Mugoni Russino, pensionato di Sassari, ha ricevuto dall'ambulatorio pubblico di Nefrologia dell'Aou Sassari, dove avrebbe dovuto svolgere la visita (definita due volte all'anno).

«Circa un anno fa avevo la visita programmata ma, a causa di un malore ho saltato l’appuntamento», il suo racconto. «L’indomani mi sono recato presso l’ambulatorio e ho cercato di avere un appuntamento a breve. Risposta: torni il 23 maggio 2025 e si faccia prescrivere le analisi di controllo dal suo medico di fiducia». Dall'ultima visita allo scorso 23 maggio sono passati circa 15 mesi, ben oltre la prescrizione di due controlli all'anno, ma anche il nuovo appuntamento è saltato.

La sorpresa arriva a pochi giorni dal 23 maggio: «Mi chiamano da Nefrologia e mi comunicano che l’appuntamento è annullato perché l’ambulatorio è in temporanea chiusura per mancanza di personale», spiega Mugoni. «L’infermiera che mi ha chiamato, visibilmente imbarazzata mi comunica che devo chiamare nella prima decade di giugno per verificare la prossima data dell’appuntamento». Telefonata effettuata oggi, ricevendo la risposta di dover riprovare a ottobre, ossia a quasi due anni dall'ultima visita di controllo.

Mugoni ha provato a chiamare l'Urp, ma era passato l'orario utile (dalle 9 alle 11) e non ha potuto avere risposte. «Chiaro che non tutto è ascrivibile alla responsabilità di Bartolazzi e Todde», la sua amarezza, «ma sicuramente chi ha la responsabilità apicale del sistema sanitario sardo dimostra giornalmente di non avere contezza e capacità di risoluzione dei deficit che ha la sanità pubblica in Sardegna. E con Bartolazzi la responsabilità è soprattutto di Alessandra Todde che Bartolazzi l’ha scelto! Responsabilità che scende per li rami, per essere chiari».

(Unioneonline)

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