La giunta comunale di Castelsardo dichiara con delibera lo stato di calamità naturale alla Regione, a causa del perdurare della grave crisi idrica che, per cinque giorni consecutivi - dal 19 al 23 maggio- ha creato forti disagi alla popolazione in tutto il territorio comunale. La causa del disservizio è da imputarsi alla rottura di una condotta dell’impianto del Coghinas II, nella località la Ciaccia, al confine con il borgo turistico. Il guasto ha interessato la linea di rete che convoglia l’acqua grezza  verso i potabilizzatori di Pedra Majore e Castelsardo, creando disagi in diversi comuni, ma in particolare nella città dei Doria. La sindaca Maria Lucia Tirotto, insieme agli assessori, viste le condizioni di criticità, hanno deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, una procedura attivata a supporto del sostegno delle famiglie e di tutti i cittadini costretti a restrizioni idriche e a ad affrontare situazioni di difficoltà, dalle scuole alle strutture per anziani. Il primo cittadino ha affrontato la situazione, prima con una ordinanza di chiusura delle scuole, al contempo potenziando le cisterne in alcuni Istituti scolastici privi di serbatoi in grado di garantire l’approvvigionamento idrico. In continua interlocuzione con la società Abbanoa ha disposto che le stesse cisterne venissero rifornite di acqua dalle autobotti messe a disposizione dal gestore unico. Per tutta la durata del disservizio la sindaca ha, inoltre, attivato il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) al fine di coordinare gli interventi necessari nel periodo di emergenza, oltre che per l’eventuale soccorso e assistenza alla popolazione. 

© Riproduzione riservata