Il gruppo di opposizione "Castelsardo Bene Comune", rappresentato in consiglio dall'ex sindaco Antonio Maria Capula, dal suo vice Roberto Fiori e dai nuovi consiglieri Alessia Serra, Assunta Palmas e Donatella Sini, si è rivolto al Prefetto di Sassari, Grazia lo Fauci, all'assessorato regionale Enti Locali ed alla Corte dei Conti «per evidenziare le numerose irregolarità, gli abusi e la sistematica mancanza di rispetto del Regolamento e del Testo Unico degli Enti Locali, che si perpetrano nel Comune di Castelsardo».

Secondo tali esponenti quella verificatasi durante l'ultimo consiglio comunale, che ha portato al polemico abbandono dell'aula da parte dell'opposizione in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione, «è stata solo l'ultima di una serie di violazioni e azioni dilettantistiche e che si ripetono regolarmente dalla data di insediamento della nuova amministrazione». «In numerose occasioni infatti il gruppo “Castelsardo Bene Comune” non ha potuto accedere agli atti del Consiglio nei tempi stabiliti, ovvero 48 ore prima dell'adunanza. Per la scorsa seduta le 48 ore cadevano durante l’orario di chiusura degli uffici. In questi casi, il Regolamento del consiglio di Castelsardo prevede che se "è diverso da quello di apertura al pubblico dell’ufficio, il luogo e l’orario per la consultazione degli atti, venga indicato nell’avviso di convocazione”», sottolineano i consiglieri della minoranza che ritengono che la procedura non sia stata rispettata. «E poco importa se la sindaca ha affermato, durante la seduta, che gli atti erano disponibili da diversi giorni prima, il regolamento prevede che lo siano nei due giorni antecedenti la seduta – aggiungono i consiglieri di opposizione – in caso di mancanza non potremmo eccepire nulla se prima delle 48 ore».

Per l’ex sindaco Antonio Capula «stiamo assistendo, dall'inizio della legislatura ad una vera e propria fiera dell'improvvisazione, del dilettantismo ma soprattutto dell'incoerenza e dell'arroganza da parte di persone che si sono proposte come preparate e professionali ed hanno svolto la campagna elettorale puntando sulla trasparenza, sulla partecipazione ed il coinvolgimento - sottolinea, a nome del gruppo, - hanno approvato il Bilancio 2025 sbandierando grandi obbiettivi ed opere pubbliche, ma “dimenticando” di sottolineare che si tratta di progetti ed opere già in itinere dalla scorsa legislatura». 

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