Caso Moby-Tirrenia, a Porto Torres grande preoccupazione per il destino degli operatori
L’argomento è stato sollevato in aula consiliare dal capogruppo dei 5 Stelle, Sebastiano Sassu
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Il caso Moby-Tirrenia preoccupa la comunità di Porto Torres per il destino di molti lavoratori locali che trovano occupazione presso il gruppo marittimo che fa capo ad Onorato. Traghetti con corse giornaliere tra lo scalo ligure e il porto turritano, con un servizio biglietteria all’interno della stazione marittima, dove prestano la loro attività alcuni operatori di Porto Torres.
L’argomento è stato sollevato in aula consiliare dal capogruppo dei 5 Stelle, Sebastiano Sassu: “La compagnia offre lavoro a diverse famiglie in città – osserva l’esponente pentastellato – nel gruppo Moby si mette a rischio il lavoro degli equipaggi di tre rimorchiatori e con la Tirrenia quello dei dipendenti degli uffici sociali, senza trascurare che il gruppo paga l’affitto al Comune per l’utilizzo del box servizi presso la stazione marittima”. L’augurio è che la vertenza si risolva a beneficio dei lavoratori e che in caso di esito negativo per la compagnia, le persone vengano reimpiegate con il vettore che vincerà la gara per la continuità marittima della linea Porto Torres-Genova. “Ma nel frattempo invitiamo il sindaco Mulas ad intervenire presso il Ministero dei trasporti e la Regione Sardegna congiuntamente al sindaco di Sassari, - sottolinea Sassu- affinchè si riescano a tutelare i cittadini coinvolti”.
La preoccupazione investe anche la compagnia Grandi navi veloci esclusa dal bando. “Invitiamo quindi la Città Metropolitana di Sassari a prendere posizione in merito - aggiunge il consigliere modo da evitare che alla fine dell’estate non vengano a mancare i collegamenti con Genova”. Il tema verrà affrontato mercoledì prossimo dal primo cittadino in un incontro con gli altri sindaci del territorio.