Il meteo non proprio dei migliori non ha fermato, a Burgos, i festeggiamenti in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese del Goceano
A proporre l'antico rito de "Su fogarone", sono stati i fedales del 1982 e del 1992. La cena offerta nel caseggiato che ospita la palestra comunale è stata accompagnata da balli e canti della tradizione sarda.

La tradizione vuole che, nei giorni precedenti la festa, gli uomini preparino la legna per accendere il falò. Inoltre vengono preparate le "tiliccas" e i "cogones de Sant'Antoni" che vengono poi portati in chiesa, fatti benedire e poi offerti intorno al grande fuoco. 

Il testimone per l'organizzazione della festa è passato oggi, dopo la celebrazione della Messa, alle leve 1983 e 1993.

Il rito dell'accensione del fuoco in onore di Sant'Antonio Abate è rinnovato anche in un altro centro del Nord Sardegna, più precisamente del Meilogu: Pozzomaggiore.

Qui il fuoco è stato acceso nel piazzale antistante l'omonima chiesa, che ospita anche la statua della Madonna della Salute, molto venerata in paese e che viene festeggiata alla fine del mese di settembre. Non sono mancati i riti religiosi in onore del Santo.

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