«365 anni di devozione e protezione tra fede, storia e leggenda»:è la sintesi della parrocchia di San Sebastiano di Bulzi, paese dell'Anglona, che oggi celebra il suo patrono con i classici riti religiosi.

«Dobbiamo sapere che almeno fino al 1657 circa - raccontano dalla parrocchia -, la Parrocchiale di Bulzi sorgeva alle pendici della collina de Su Monte ed era intitolata a Nostra Signora de su Jaru (Nostra Signora dell’Aurora o della Luce) e il paese era un mucchio di case sparpagliate tra Simbranos, Su Monte ed il nostro attuale centro storico, si suppone ci vivessero non più di un centinaio di famiglie. Era questo un luogo definito, ancora nel censimento parrocchiale del 1831, quindi quasi duecento anni dopo, malsano e dove regnavano le febbri malariche».
«Il motivo per cui Bulzi intorno alla metà del 1600 (1647-1657) sceglie un altro patrono è da ricercare nella storia della Sardegna dell’epoca – proseguono –  La leggenda tramandataci oralmente ci dice che con il paese allo stremo, decimato dalla peste, al parroco apparve in sogno San Sebastiano, il quale lo invitò a farsi portavoce verso la popolazione, affinché si affidassero al suo patrocinio e chiedessero a lui l'intercessione per liberare il paese dalla pestilenza. Allora i bulzesi decisero di affidarsi a San Sebastiano con suppliche, preghiere e con la promessa che se avesse liberato il paese dall’epidemia lo avrebbero eletto come Patrono unico della comunità dedicandogli una Chiesa. La grazia venne concessa e i bulzesi mantennero la promessa costruendo o ampliando l'attuale chiesa parrocchiale e nominando San Sebastiano quale Patrono unico della Comunità».
«La nuova chiesa parrocchiale risulta già in funzione a partire dal 1658 (primo dato ufficiale contenuto nei documenti storici dell’archivio diocesano). Da quel momento viene abbandonata definitivamente la vecchia chiesa di Santa Maria de su Jaru la quale andrà in rovina e non ne rimarrà traccia ai giorni nostri - concludono dalla parrocchia -. Per noi bulzesi, San Sebastiano è il nostro protettore per eccellenza, è il santo intercessore che più degli altri è fatto oggetto della gratitudine di noi bulzesi nella festa che dal 1658 si celebra ogni anno il 20 gennaio da 365 anni con solennità e grande partecipazione popolare».

© Riproduzione riservata