«Quando scompare chi per decenni ha avuto la responsabilità di fornire la primissima educazione ai bambini di un piccolo paese, l'emozione è sempre tanta perché quasi tutti hanno avuto a che fare con le nostre maestre, soprattutto con quelle di "vecchia generazione". Ma quando ad andare via è un maestro, un vecchio Maestro, questa emotività è ancora più intensa perché il Maestro era, ed è, una figura più rara e quasi più misteriosa».

Sono queste le parole che il sindaco di Bonorva, Massimo D'Agostino, ha voluto dedicare a una delle figure illustri di Bonorva, scomparsa oggi: il maestro Salvatore Sanna.

Straordinaria figura di educatore dall'immediato dopoguerra fino ai giorni nostri, nel 1956 organizzò le cosiddette "Sezioni Volanti" delle scuole elementari, viaggiando ogni giorno, per anni, tra le varie frazioni, Rebeccu, Monte Cujaru ma soprattutto Oddorai.

«Un "pronto soccorso dell'analfabetismo" che allora dilagava, e costituiva un problema importantissimo in un paese in cui in pochi sapevano leggere e scrivere - prosegue il primo cittadino nel suo ricordo -. Non fu un'impresa semplice e ancora ricordo la passione e l'emozione che traspariva dai suoi occhi quando mi raccontò questi eventi, e posso quindi solo immaginare le difficoltà logistiche che ci vollero per metter su delle scuole in questi posti, considerato che tutto veniva fatto dal niente e in un contesto ambientale non sempre favorevole».

«Venivano costituite classi da 3 o 4 bambini, a volte di più, e per diversi anni questa fu l'unica scuola che quei bambini potessero permettersi prima di iniziare a lavorare mentre, per alcuni altri fortunati, pochi, fu l'insperato trampolino di lancio che gli permise di accedere a percorsi di studio successivi - conclude D'Agostino -. Gentiluomo e colto, ma sempre pronto alla battuta, fu poi protagonista della nostra scuola per altri 35 anni».

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