Il procuratore di Ajaccio è stato durissimo: «Mettere a rischio questo tesoro di biodiversità significa minacciare le nostre regole fondamentali della convivenza». Il magistrato Alexandre Apel ha fatto questa premessa prima di chiedere al Tribunale di Ajaccio la condanna di quattro pescatori sardi (tutti di Sorso) che nel luglio del 2020 vennero sorpresi all’interno della riserva marina della Bocche di Bonifacio, secondo il pm Apel a bordo di una imbarcazione con l’attrezzatura per la pesca, ma senza pescato. Il pubblico ministero ha chiesto alla giudice di Ajaccio Madeleine Kovalevsky la condanna dei quattro a sei mesi di carcere con una sanzione accessoria di ventimila euro di multa.

Agli atti del processo c’è l’operazione del personale della sorveglianza della riserva marina, che nel luglio del 2020 venne supportato anche dalla Marina Militare francese. 

Nel 2021, un anno dopo i fatti, per i quattro pescatori scattò la misura della estradizione in Francia. Vennero arrestati e trasferiti nel carcere di Bancali con direzione finale Parigi. 

I quattro si sono dichiarati  innocenti e soprattutto hanno escluso di avere minacciato uno degli operatori della riserva marina. Le parti civili hanno chiesto la condanna al risarcimento dei danni dalla Riserva marina (100mila euro), parte per danni all’immagine dell’Ente.

La sentenza è prevista per il prossimo 15 maggio. 

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