Fucili d’assalto e munizioni non reperibili in Italia per l’assalto del 28 giugno scorso a Caniga, la banda entrata in azione nella sede Mondialpol ha usato materiale che viene commercializzato nelle armerie e non è in dotazione a forze armate e forze dell’ordine. Stessa situazione della rapina del 31 gennaio scorso sulla 131 (tratto di Siligo).

Le indagini stanno facendo emergere nuovi allarmanti particolari sull’assalto. I proiettili con ogiva ad espansione, perforanti, sono munizioni da guerra che perforano i mezzi blindati e possono anche sfondare un vetro di sicurezza. Il personale dell’Arma dei Carabinieri investito dai colpi dei banditi è stato esposto ad un rischio gravissimo, una contestazione di tentato omicidio è altamente probabile.

Il caso intanto è approdato in Parlamento. Il deputato della Lega, Dario Giagoni, è intervenuto alla Camera sui fatti di venerdì scorso a Sassari. Il parlamentare ha detto: «Nella lotta contro la criminalità non ci si può affidare solo alla fortuna. Per miracolo non si contano i morti, oggi non saremo qui a commentare l’accaduto ma ad osservare un minuto di silenzio per le vittime. Tutti noi, ministri competenti e istituzioni preposte, dobbiamo fare ancora di più, puntando a incrementare capitale umano e risorse, a dotare tutto il parco auto di tutte le forze di polizia di mezzi blindati, a rafforzare i servizi di intelligence, a coadiuvare gli interventi delle forze dell’ordine a terra con elicotteri. Il commando, per raggiungere riprovevoli obiettivi per denaro, non ha esitato a mettere in pericolo sia le vite di coloro che indossano una divisa, sia dei cittadini. Sono disgustato dalle inconcepibili frasi irrispettose, altrettanto feroci come la tattica usata dai banditi, lasciate sui social da commentatori frustati e anarchici, nei confronti di chi tutti i giorni è schierato in prima linea per tutelare la sicurezza della comunità minata, come in questo caso, dalla criminalità organizzata». 

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