Assalto ai portavalori, forse due i banditi feriti
Intanto le guardie giurate sono pronte alla mobilitazione. La Fesica Confsal: «È un mattatoio, lo Stato non interviene»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Potrebbero essere due i banditi feriti nell’assalto ai portavalori avvenuto il 31 gennaio sulla Statale 131 all’altezza del bivio di Siligo, che ha fruttato un bottino di 4 milioni di euro.
Un rapinatore avrebbe riportato delle pesanti contusioni nell’impatto tra l’ecocompattatore usato per bloccare il traffico e uno degli autoblindo, che lo ha speronato. Un altro potrebbe essere stato investito da uno dei mezzi impazziti, quando si è scatenato l’inferno. Entrambi potrebbero avere bisogno di cure. Ed è anche su questo che contano gli inquirenti al lavoro per risalire all’identità dei componenti del commando, composto da criminali non certo improvvisati.
E mentre le indagini vanno avanti, monta la protesta delle guardie giurate: quattro sono state ferite nell’ultima rapina. «Sono oltre sessantamila i vigilantes in Italia non protetti a sufficienza. È un mattatoio, per quanto ci riguarda è arrivato il momento delle mobilitazioni», dice il segretario nazionale del comparto vigilanza privata della Fesica Confsal, Lorenzo Tramaglino.
«Nei furgoni portavalori ci sono anche 5-6 milioni di euro alla volta e nessuna auto di scorta della polizia affiancata. Il mezzo portavalori è catalogato come mezzo civile, quindi non può neanche infrangere il codice della strada in caso di situazioni limite», denuncia Tramaglino.
«Questo "far west” è destinato a procrastinarsi poiché le tecniche d'assalto diventano sempre più militari e pericolose e in tragedia può finire non solo la guardia giurata, ma anche chi in quel momento si trova nei dintorni».
Le guardie giurate si sentono abbandonate al proprio destino: «È un problema che riguarda tutti, ma lo Stato spesso se ne dimentica, oppure si limita a stigmatizzare la questione, lasciando la guardia giurata nel grande mattatoio degli assalti per mille euro al mese», conclude il segretario Fesica Confsal.
(Unioneonline/E.Fr.)