«Vincere e vinceremo». È la frase gridata dai fascisti che insanguinavano le nostre terre e azzeravano le libertà individuali e collettive insieme all'alleato nazista. «Che quel motto venga fatto gridare, insieme ad altri di matrice mussoliniana, a dei ragazzi tra gli 8 e i 16 anni, ospiti dell'Isola dell'Asinara per un campo scuola per subacquei, organizzata dall'associazione Sette Mari, è uno sfregio per quanti caddero durante la dittatura nazifascista e per quanti combatterono e persero la vita per sconfiggere il vile oppressore».

Lo dichiara il deputato del Partito democratico Silvio Lai a seguito della notizia circolata nelle scorse ore su alcuni quotidiani nazionali e in cui si parla di questi motti fascisti sull’isola.

«È intollerabile che ci siano ancora persone ed organizzazioni che in chiave nostalgica tentano di trasmettere ai nostri giovani quei terribili fasti. Ci domandiamo se ne è al corrente il commissario del Parco, insediatosi dopo mesi di vacatio amministrativa accumulata per l'incapacità di governo nazionale e regionale di trovare soluzioni condivise», aggiunge il deputato».

Il direttore dell’Agenzia regionale della Conservatoria delle Coste, Giovanni Piero Sanna, ritiene che si tratti di «una notizia strumentale», comunque sottoposta all’attenzione dell'assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu. Lo stesso protagonista, accusato di aver pronunciato la frase, nega di aver inneggiato al fascismo.

«Una cosa è certa – conclude Lai - su quell'isola vorremmo tornare a sentire le urla di gioia dei ragazzi del nostro tempo che si divertono, crescono e si formano in uno dei luoghi più suggestivi del mondo». 

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