Nuova vita alle diramazioni carcerarie di Tumbarino e Cala d’Oliva, che ospita l’Osservatorio della Memoria carceraria con il museo allestito con il supporto dell’ex ispettore di polizia penitenziaria Giamaria Deriu. Si tratta di storiche strutture che raccontano un pezzo di storia dell’isola dell’Asinara. L’Ente Parco nazionale, guidato dal direttore Vittorio Gazale, ha affidato i lavori di manutenzione delle coperture di entrambi gli edifici, alla Società italiana costruzioni edili E Stradali di Messina per un importo di 325mila euro.

Risorse finalizzate alla ristrutturazione dei tetti e delle parti in legno, dove si insinuano i tarli, e per interventi di manutenzione delle tegole dove sono presenti le maggiori criticità. Prosegue così l’opera di riqualificazione delle ex diramazioni carcerarie, una delle maggiori attrazioni dell’isola. Nel paesino di Cala d’Oliva, abitato fino al 1885 dagli residenti dell’Asinara, si trovava il cuore pulsante dell’intero sistema carcerario dell’isola. Qui si trovavano infatti la direzione carceraria, gli alloggi dei dipendenti, la chiesa, la cuola e ben tre diramazioni. Mentre a Tumbarino, diramazione situata al centro dell’isola, la struttura ospitava 10-15 detenuti con pene elevate, spesso accusati di violenza carnale e pedofilia, che erano qui impegnati nella raccolta della legna.

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