«Dovremmo pagare 1500 euro per portare dieci persone con il nostro veliero. Sarà una mazzata». Operatori del turismo nautico sul piede di guerra per le nuove super tariffe decise dall’Area marina protetta Capo Caccia-Isola Piana. Per l’estate 2023, come prevede il disciplinare, si dovrà pagare una tassa di 150 euro all’anno per ogni passeggero imbarcato. È il “listino prezzi” per il noleggio di natanti con conducente, attività che ad Alghero è svolta da circa 25 operatori.

«Tariffe molto più alte rispetto agli altri parchi marini della Sardegna, equiparabili forse a quelle praticate all’Isola dell’Asinara dove però gli operatori lavorano quasi in esclusiva», si sono lamentati gli addetti ai lavori durante la seduta di commissione Ambiente convocata dal presidente Christian Mulas proprio per cercare di trovare una soluzione insieme ai vertici dell’Area marina protetta e all'assessore Andrea Montis. «L’accesso all’Area marina protetta finora è sempre stato gratuito – ha spiegato Stefania Piras, portavoce degli operatori – anzi la nostra categoria non era mai stata contemplata nel disciplinare». Quando finalmente i noleggiatori con conducente sono stati inclusi nel vademecum, hanno scoperto però di dover pagare, in proporzione, più di tutti gli altri: diving (50 euro a sub), linea grotta (30 euro a passeggero) e trasporto passeggeri (100 euro a posto barca).

Il direttore della riserva marina Mariano Mariani ha ammesso che la categoria era pressoché sconosciuta all’Azienda speciale anche perché non si era mai fatta avanti durante i vari incontri per la stesura del disciplinare annuale e nemmeno aveva mai fatto richiesta di autorizzazione per operare all’interno della riserva. Il manager si è comunque dimostrato aperto al dialogo e anche alle eventuali modifiche delle norme che, però, non saranno certamente per questa estate. Un’altra critica ha riguardato la scarsità di boe per l’ormeggio nelle calette più ricercate dai turisti. «Noi siamo disposti a pagare il giusto – hanno aggiunto Andrea Pezzani e Fabrizio Costanzo – ma in cambio vorremmo anche dei servizi».

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