«Al carcere di Bancali a Sassari si vorrebbe trasferire un detenuto con gravi problemi di salute mentale e violento, allontanato nel passato da quell'istituto per i problemi che allora già si manifestarono. È una decisione inopportuna anche per altri motivi legati alle criticità che sta vivendo quel carcere».

A denunciare l’episodio è il deputato dem Silvio Lai che ha depositato una interrogazione urgente al ministro della Giustizia Carlo Nordio per sollevare la questione unitamente alle problematiche legate alla mancanza di personale di cui soffre il carcere. In Sardegna il sistema carcerario soffre di una particolare condizione di carenza di organico, in particolare mancano le figure apicali e di riferimento: su dieci strutture solo tre dispongono di un direttore, mentre per le altre sette è prevista la cosiddetta “direzione a scavalco” con altri istituti penitenziari.

«Per di più la casa circondariale “Giovanni Bacchiddu” di Sassari, a Bancali», aggiunge il parlamentare «un carcere appartenente al circuito di Alta Sicurezza e con reparti destinati a detenuti sottoposti al regime di cui all’articolo 41 -bis della legge sull’ordinamento penitenziario, si trova in serie condizioni di carenza di personale». Il direttore, infatti, è stato recentemente sostituito, ma con una soluzione ancora provvisoria, manca un comandante della polizia penitenziaria, inoltre, su cinque funzionari previsti dalla pianta organica ad oggi non ne risulta nessuno assegnato. Altro aspetto critico è che su ventinove ispettori di polizia penitenziaria ne sono presenti solo cinque, su quaranta sovrintendenti previsti solo ne risultano in servizio solo quattro. «È noto altresì che nell’istituto penitenziario in questione un detenuto sottoposto al 41 – bis ha scelto lo sciopero della fame come forma estrema di protesta», sottolinea Lai.

Nell’ottobre 2022, Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto da oltre dieci anni ha iniziato questa forma di protesta. Una situazione quella dell’assistenza sanitaria già precaria con il rischio che l’attenzione anche mediatica sulla vicenda possa generare una pressione e un aumento del pericolo in merito alla sicurezza per il personale e per i detenuti, nonché per le comunità del territorio. «Per questo - conclude Silvio Lai - è urgente che il ministro Nordio apra un fascicolo sul carcere di Bancali e assuma decisioni conseguenti evitando che si aggiungano ulteriori elementi di precarietà».

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