Situazione ancora al limite del paradossale nel reparto Lungodegenza dell'ospedale Alivesi di Ittiri, che su direttiva dei vertici di Ats Sardegna di qualche giorno fa sarebbe dovuto essere già chiuso per rinforzare i reparti Covid di Alghero. In realtà dei 16 pazienti ne rimangono nel reparto 4. Due di essi, per le loro condizioni fisiche e patologiche, non sono al momento trasportabili. Degli altri due un paziente, cosciente, per opporsi al trasferimento ha minacciato più volte di legarsi al letto e protesta vivacemente contro chiunque ventili questo proposito.

Inoltre dei 4 medici operanti uno si è messo in malattia. Il reparto quindi è stato quasi svuotato di pazienti, ma il personale operante è praticamente lo stesso.

Stamattina di fronte all'ospedale Alivesi sit-in di protesta di parenti e amministratori, tra i quali il sindaco di Ittiri Antonio Sau. Presente anche la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Desirèe Manca. L'Amministrazione comunale si è sempre opposta al trasferimento dei pazienti e quindi alla chiusura del reparto. "L'avevamo detto che era un provvedimento iniquo, sbagliato e che non serviva a nulla - dice il sindaco - Hanno portato via diversi pazienti in altri ospedali, come Ghilarza, e qualcuno è anche deceduto. Ma l'obiettivo dell'Ats era attivare nuovi posti letto anti Covid ad Alghero con il personale del Lungodegenza. Intento sinora fallito. Tutto il personale è infatti ancora nella struttura. Tra medici in malattia, pazienti che protestano e non si possono trasportare - continua - nessun dottore o infermiere è stato infatti trasferito ad Alghero per rinforzare quei reparti Covid. Questo provvedimento quindi ha causato solo danni e disagi: ai pazienti trasferiti, alle loro famiglie e ad una struttura come la Lungodegenza, ridimensionata da una volontà assurda".
 

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