Il treno a idrogeno è finito sotto i riflettori del comitato di borgata di Sa Segada-Tanca Farrà, in un incontro a cui hanno preso parte anche il sindaco Mario Conoci, l’assessore alla Viabilità Emiliano Piras, la presidente della commissione Tatiana Argiolas, i consiglieri comunali Valdo Di Nolfo e Mimmo Pirisi e il dirigente Michele Fois.

Oltre tre ore di dibattito in cui sono emerse tutte le perplessità in merito al progetto di massima di una tratta ferroviaria sperimentale ad idrogeno che collegherà l'aeroporto di Alghero a Sassari passando per Mamuntanas (dove peraltro è prevista la stazione di produzione e stoccaggio dell'idrogeno) attraversando le borgate di Sa Segada e Tanca Farrà.

Un piano finanziato con 170 milioni di euro nell’ambito del PNRR che prevede una tratta di circa 6 km che coinvolge non solo Alghero, ma anche parte dell'area metropolitana di Sassari «con delle ricadute molto invasive per le zone interessate e possibilità di riuscita molto limitate, basti pensare al disastro dei treni a idrogeno presenti in molte parti dell'Italia e dell'Europa», riferiscono dal comitato di borgata. L’assessore Piras ha concluso con l'impegno di trasmettere all'assessorato regionale tutte le criticità e le richieste emerse nei vari incontri con i cittadini.

«Apprezziamo che l'Amministrazione comunale si sia resa subito disponibile a discutere dell'argomento col territorio al fine di ascoltare le varie perplessità e richieste dei cittadini interessati e non solo, partecipando all'incontro in maniera attiva e tempestiva», chiudono dal comitato Sa Segada-Tanca Farrà.

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