Alghero, sequestrati 70 chili di polpa di riccio "non idonea al consumo"
Nei guai un cittadino algherese, pescatore regolare ma venditore abusivo, e un napoletano che avrebbe dovuto portare il carico nel Sud ItaliaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Settanta chili di polpa di riccio contenuti in 480 vaschette, senza alcun documento che ne dimostrasse la tracciabilità, l'origine e il confezionamento.
Li ha sequestrati la Guardia di Finanza nel porto di Alghero.
Nell'ambito dei normali controlli sulla sicurezza alimentare, i militari hanno visto un grosso camion frigo stazionare vicino al mercato del primo pescato all'interno del porto. Il mezzo ha sostato a lungo, anche dopo la chiusura dei banchi del pesce, e la cosa ha insospettito i finanzieri.
I militari così hanno seguito il camion quando questo è ripartito, fino a fermarsi in una piazzola lungo la litoranea che da Alghero porta a Bosa. Lì, poco dopo, arrivava un'utilitaria da cui usciva un uomo che in fretta e furia iniziava a trasbordare diverse scatole di cartone sul tir.
In quel momento sono intervenuti i finanzieri, che in quei cartoni hanno trovato la merce poi sottoposta a sequestro.
Il carico è stato dichiarato non idoneo al consumo dai medici del Servizio Igiene di Sassari, era diretto al Sud Italia.
L'uomo che vendeva illegalmente la polpa di riccio è un cittadino algherese con apposita autorizzazione per la pesca professionale subacquea rilasciata dalla Regione.
Alle due persone coinvolte sono state comminate sanzioni tra i 2.500 e i 15mila euro.
(Unioneonline/L)