Alghero, dalle borgate accuse all'assessore: "Ha copiato un progetto di Brescia"
Il documento di sintesi di "Mondorurale"? "Copiato di sana pianta dal progetto Slowfood di Brescia". La scoperta l'hanno fatta i comitati di borgata che ieri, ad Alghero, hanno preso parte alla Consulta comunale per la presentazione della relazione che riguarda un importante progetto per lo sviluppo dell'agro che aveva coinvolto i residenti delle campagne giusto l'autunno scorso. "Abbiamo ricevuto il documento, in anteprima il 1 marzo - raccontano - e ci siamo dapprima stupiti, poi rallegrati per la particolare completezza e professionalità con il quale era stato redatto. Davvero un ottimo lavoro. Una perfezione e un impegno, tuttavia, che ci ha subito insospettiti in quanto non abituati a particolari attenzioni". Una breve ricerca su Google ha permesso di scoprire che larghe parti del documento del Comune di Alghero "erano state palesemente copiate dal progetto di Slowfood e del Distretto Economico e Solidale di Brescia denominato "Nutrire Brescia e l'Hinterland" - accusano i rappresentanti delle borgate - e per un'altra parte importante dal Piano Economico Sociale del Parco di Porto Conte". Tonina Desogos, presidente del comitato di borgata di Maristella, è dovuta intervenire in Consulta chiedendo spiegazioni all'assessore allo Sviluppo Economico Natacha Lampis.
La replica dell'assessore. “Una polemica sul nulla, innescata per necessità di visibilità periodica di cui qualcuno sente la necessità impellente che non si arresta neanche di fronte al lavoro di tante persone, alla professionalità delle risorse umane impegnate nei gruppi di lavoro”. L'assessore allo Sviluppo Economico Natacha Lampis difende il progetto Mondorurale, portato avanti da un nutrito gruppo di lavoro, e risponde agli attacchi mossi dai comitati di borgata. “Ci aspettiamo contributi fattivi, collaborazione, impegno per individuare nuove strategie di sostegno e rilancio del settore agricolo, piuttosto che sterili polemiche che non fanno altro che innescare inutili polveroni”.