Dei sei uomini sottoposti a fermo lo scorso settembre per la rapina al bancomat dell'aeroporto di Alghero, un colpo da 160 mila euro, soltanto due erano rimasti in carcere.

Gli altri erano stati rilasciati perché terminate le esigenze cautelari.

Grazie agli ulteriori elementi raccolti dai carabinieri durante le indagini, invece, gli investigatori sono stati in grado di riportare in carcere Bararu Mitica (rintracciato a Padova), Gheorghe Alecu e Spiridon Jenica ma anche di individuare, grazie alle investigazioni scientifiche condotte con la collaborazione del Ris di Cagliari, ulteriori tre persone ritenute responsabili dell'assalto al bancomat e finora sconosciute.

Si tratta di Andries Neculai, rumeno classe 1988, individuato a La Maddalena, e di ulteriori due soggetti, sempre di nazionalità rumena, irreperibili sul territorio nazionale e per i quali sono state attivate le procedure di ricerca in ambito internazionale. In conclusione, della banda composta da nove individui, oggi sei risultano essere in carcere, due sono ricercati in ambito internazionale e l’ultimo, Giuseppe Dessì, 63 anni, resta libero in attesa del processo.

I particolari sono stati resi noti questa mattina, durante una conferenza stampa nel Comando provinciale dei carabinieri di Sassari. Sei malviventi, di nazionalità romena, albanese e un sardo, erano stati intercettati poche ore dopo la rapina dai militari e fermati al termine di un rocambolesco inseguimento sulla strada per Platamona.

Ora gli inquirenti avrebbero confermato pesanti indizi nei loro confronti e individuato tre nuovi soggetti presunti componenti del commando che ha sfondato la vetrata del terminal con un furgone e agganciato la cassa continua del Banco di Sardegna a delle catene ancorate sul retro del veicolo, sradicandola dal muro. Un'azione fulminea, durata meno di tre minuti. Gli occhi elettronici del sistema di videosorveglianza avevano registrato l'intera scena. Parte del bottino era stato recuperato.
© Riproduzione riservata