Alghero avrà un nuovo ospedale, la giunta incarica Ares del piano di fattibilità
Il sindaco Conoci: «Primo e importante segnale di attenzione al territorio»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il nuovo ospedale di Alghero è nei progetti della giunta regionale che ha dato mandato ad Ares per uno studio di fattibilità. «È un primo e importante segnale di attenzione vera alle esigenze di Alghero e del territorio. La nuova delibera spazza via gli scetticismi che da più parti arrivavano circa la volontà da parte del presidente Christian Solinas, dell'assessore regionale alla Sanità Carlo Doria e della maggioranza consiliare di realizzare il nuovo ospedale ad Alghero e rilancia l'importanza del presidio algherese nel sistema complessivo della sanità territoriale e regionale», dice il sindaco Mario Conoci commentando le disposizioni attuative urgenti deliberate dalla giunta regionale all'interno della più ampia riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari, così da garantire una struttura adeguata alle mutate esigenze della città di Alghero e del territorio ed assicurare standard elevati per la cura e l'assistenza medica.
Sarà adesso lo studio di fattibilità previsto in delibera ad opera di Ares ad indicare la collocazione ottimale della nuova struttura ospedaliera. «Nel Piano Urbanistico Comunale, in fase di progettazione preliminare ci sono due ipotesi per lo sviluppo del nuovo polo ospedaliero: il terreno della Taulera adiacente alla struttura esistente del Civile e il terreno di proprietà della regione in località Mamuntanas», aggiunge l'assessore all'Urbanistica Emiliano Piras. Soddisfatto anche il gruppo consiliare di Forza Italia. «Una delibera che aspettavamo e sollecitavamo da tempo, in linea con la legge di riforma del sistema sanitario sardo approvata nel 2020. Una riforma da attuare con coerenti atti amministrativi non più procrastinabili. E che porta con se un piano di investimenti straordinario per il rinnovo e la sostituzione delle vecchie strutture ospedaliere con la realizzazione di nuovi presidi di moderna concezione, in grado di migliorare l’efficienza e l’efficacia delle prestazioni sanitarie».
Gli azzurri algheresi segnalano all’assessore Doria e alla Asl che occorre aggiornare e dare corpo al piano di fattibilità per il nuovo ospedale algherese, frutto di un accordo dell’allora sindaco Tedde con l’assessore Dirindin, costato circa 900mila euro, che è stato invece utilizzato per il nuovo ospedale di San Gavino Monreale che ha anche ottenuto un finanziamento di 68 milioni. «Siamo certi che la giunta regionale saprà finalmente dare gambe ad un impegno consacrato da atti normativi del Consiglio regionale, che potrà ridare dignità alla sanità di un territorio depotenziata da anni di abbandono» chiudono dal direttivo di Forza Italia.
Torna in pressing anche l’ex sindaco Mario Bruno: «La Giunta Conoci non perda ulteriore tempo: subito in Consiglio comunale per riproporre il vincolo a zona ospedaliera dell’area della Taulera, già soggetta a variante dall’assemblea civica nel 2007». Bruno ricorda che uno studio di fattibilità esiste già, andrebbe solamente aggiornato. Fu redatto a suo tempo dall’equipe di lavoro del dipartimento di Architettura dell’Università, guidato dal professor Vanni Macciocco che individuava in località Taulera la sede del nuovo ospedale, adiacente all’attuale ospedale civile, in cui veniva valorizzata anche la nicchia archeologica esistente nel sito.
«Un’area già oggetto di delibera unanime del Consiglio comunale che approvava contestualmente una variante al Piano Regolatore Generale. Una scelta non casuale: il nuovo ospedale adiacente all’attuale, permette alla struttura di via don Minzoni di mantenere funzione sanitaria e realizzare così una vera e propria cittadella sanitaria. La Giunta Solinas però non si limiti ad una delibera di intenti, ma individui e assegni le risorse per realizzare il nuovo ospedale, compresa la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva. Altrimenti questa del 1 giugno resta una delibera elettorale, facilmente smascherabile, di pura e stucchevole propaganda», chiude Bruno.