Alghero: addio a Ferruccio Zarini, esploratore e scopritore di tesori
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Si è spento alla soglia degli ottanta anni in un letto di ospedale, Ferruccio Zarini, fotografo professionista, subacqueo, speleologo e esploratore originario di Vergiate, ma residente ad Alghero da molti anni.
Ha guidato il gruppo Gea, Grup Espelològic Alguerès, nato nel 1976 col proposito di promuovere e curare lo studio e la tutela del patrimonio ambientale e in oltre mezzo secolo di attività di perlustrazione, tra grotte sommerse, pozzi e cavità sotterranee di scoperte interessanti, dal punto di vista storico e archeologico, Zarini ne ha fatte diverse, sempre insieme ai suoi amici speleologi.
Non sempre, però, ha trovato la collaborazione delle autorità competenti.
Ispettore onorario alle antichità della Soprintendenza, Ferruccio Zarini aveva insistito perché si indagasse su quella che appare forse come la più antica muraglia di Alghero, a sud della città, nella zona del Calabona.
I resti potrebbero risalire al tardo neolitico, essere lì 2000 anni prima della nascita di Cristo.
Nel tratto di costone a picco sul mare che dal ponte di Calabona arriva fino al Canal dell'Oma Molt, il presidente del Gea aveva individuato una lunga fila di enormi blocchi di arenaria.
Si estende per oltre due chilometri e segue la linea di costa.
Era convinto che il percorso di lastroni che corre parallelo al mare non fosse da trascurare, andava indagato.
Ma non solo, anni fa aveva voluto esplorare il labirinto di camminamenti sotto le antiche mura algheresi.
Passaggi angusti per spostarsi rapidamente da una parte all'altra dei bastioni e stanze segrete che gli spagnoli utilizzavano come depositi di armi e munizioni.
L'esistenza di cunicoli sotterranei che corrono sotto il centro storico di Alghero non è un mistero: gli anziani lo hanno sempre saputo, anche se nessuno fino ad allora aveva mai pensato di compiere una vera e propria ricognizione con tanto di telecamere.
"Ferruccio era un entusiasta, un amante della natura e ragionava come un ragazzino anche se aveva ormai quasi ottant'anni", lo ricorda così uno dei suoi più cari amici, Francesco Guillot.
I funerali verranno celebrati mercoledì alle 16 nella chiesa del Rosario.