Due anni da incubo per una donna maltrattata e due anni di condanna per il suo presunto aggressore. Ieri in tribunale a Sassari la decisione della giudice Sara Pelicci nei confronti di un 30enne dell’hinterland che, secondo l’accusa, avrebbe ingiuriato, percosso e minacciato di morte l’ex compagna 26enne tra il 2017 e il 2018.

In discussione è il pm Antonio Piras a ripercorrere il rapporto tormentato della coppia in cui la giovane si sentiva segregata dall’uomo e dove, come sottolinea il pubblico ministero, l’altro “si comportava da padre padrone”.

«Vi brucio dentro casa tutti quanti», questa una delle minacce che l’imputato avrebbe rivolto alla donna e ai suoi familiari al culmine di un clima di tensione sempre più forte. L’avvocato di parte civile Fabiano Baldinu, che ha condotto la difesa insieme al legale Alberto Oggiano, ricorda anche un’altra frase pronunciata nel corso di una convivenza nell’agro: «Ti do in pasto ai maiali».

Poi un ultimo episodio, nella casa condivisa assieme a Sassari, quando l’uomo aveva infranto un tavolino di vetro per poi, così sostiene l’imputazione, puntarne un pezzo sul collo della 26enne la quale, riferisce Baldinu, era ormai ridotta in condizioni di grande prostrazione.

Da lì la denuncia e il processo per maltrattamenti familiari a carico del 30enne difeso dall’avvocato Marco Palmieri. Nella sentenza anche la condanna a pagare 5mila euro di provvisionale e le spese di parte civile.

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