Oltre 18mila capi del gruppo scout Agesci, riuniti a Verona per un momento di riflessione collettiva con oltre 60 incontri, occasioni di formazione e dibattiti, per un totale di 220 relatori, un evento nazionale che aveva come obiettivo l’analisi della realtà dei giovani e definire le sfide dell’Associazione. Protagonisti della Route Nazionale anche i capi Agesci di Porto Torres che, rientrati a casa, hanno portato con sé un’esperienza che dovrà essere messa a frutto nei prossimi anni. 

«La Route Nazionale ha offerto ai capi Agesci nuove consapevolezze, - hanno dichiarato i responsabili scout - nuove risposte e nuove piste, nuovi spunti per le Comunità Capi che offrono il servizio educativo in tante parti d'Italia».

All'evento hanno partecipato oltre 1600 comunità Capi. «È stata un'occasione per festeggiare insieme i cinquant'anni dell'Agesci, associazione nata nel 1974 dalla fusione delle precedenti associazioni Asci (maschile) e Agi (femminile)», hanno aggiunto «quella di vivere insieme, uomini e donne. L’attività scout fu una scelta innovativa e coraggiosa, per quei tempi. Anche oggi l'Agesci è chiamata a nuove sfide, sulle quali già da tempo è partito il confronto. Una delle prime sfide è quella del superamento dell'individualismo». 

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