Addetti ai servizi ospedalieri, ancora tensioni tra sindacati e Rti a Sassari
Le tre sigle sindacali confederali proclamano lo stato di agitazione
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"Buste paga da rivedere, addebito ai lavoratori del costo bonifico dello stipendio, aspetti organizzativi a dir poco carenti, turnistica e spostamenti di personale senza nessun preavviso".
Sono le accuse che i sindacati confederali Cgil-Fp, Cisl-Fp, Uil-Fp rivolgono alla Rti Epm - Multiservice, che gestisce dall’1 marzo il nuovo appalto dei servizi ospedalieri di Sassari, che coinvolge 300 addetti di supporto.
Per questo le tre sigle, a partire da oggi, proclamano all'azienda lo stato di agitazione, chiedendo "un urgente incontro al fine di scongiurare ulteriori azioni di lotta, qualora non si accetti un confronto vero e rispettoso dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori".
Le tensioni tra lavoratori e sindacati da una parte e i dirigenti della Rti dall'altra sono iniziate già dai primi giorni di gestione dell'appalto, fondamentale per il funzionamento degli ospedali.
Nelle settimane scorse si era resa necessaria la mediazione della committenza: l'Aou di Sassari.
A Pasqua il mancato pagamento degli stipendi aveva acuito il malcontento. Sino all'iniziativa di oggi. Notevole il malumore tra il personale.
"Oltre ai problemi segnalati alla stragrande maggioranza di noi non hanno nemmeno consegnato i nuovi zoccoli o le scarpe da lavoro - lamentano diversi lavoratori -. Questo dice tutto sulla nuova organizzazione dell'appalto. Così non si può andare avanti. Ne sta risentendo tutta la sanità sassarese".