Sassari, colpi di pistola in piazza Tola
Per placare Manolo Fois, venditore ambulante sassarese di 34 anni, i poliziotti hanno dovuto esplodere un colpo di pistola in aria. Subito dopo lo hanno arrestato con l'accusa di violenza, danneggiamento aggravato, minacce e resistenza a pubblico ufficialePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sprangate contro il ristoratore che lo ha cacciato mentre faceva pipì sulla porta del locale. Per placare Manolo Fois, venditore ambulante sassarese di 34 anni, i poliziotti hanno dovuto esplodere un colpo di pistola in aria. Subito dopo lo hanno arrestato con l'accusa di violenza, danneggiamento aggravato, minacce e resistenza a pubblico ufficiale.
NOTTE DI FOLLIA La notte di follia dell'ambulante sassarese va in scena venerdì. Intorno alle undici e mezza di sera, Manolo Fois fa un giro nei bar del centro storico della città. Una sosta veloce davanti al bancone, un drink in compagnia di alcuni conoscenti e poi via, verso un nuovo locale. In via Pettenadu, una stradina buia sotto piazza Tola, a Manolo Fois viene da fare pipì. Intorno ci sono un sacco di persone, coppiette che hanno appena finito di mangiare nei ristoranti là intorno, compagnie di amici che stanno iniziando il loro week end nei locali del centro. A Manolo Fois non importa. Cammina ancora per qualche metro, raggiunge l'angolo in fondo alla strada, proprio davanti al pub ristorante che resta aperto tutta la notte, poi si ferma e tira giù la lampo.
LITE FUORI DAL LOCALE Oltre la vetrata del ristorante, il proprietario lo vede. I due si conoscono da tempo. È un attimo, il ristoratore non ci pensa su troppo a lungo. Spalanca la porta d'ingresso e prima che Manolo Fois abbia portato a termine al sua missione, gli ordina di andare via di lì. I toni non sono per nulla gentili e Manolo Fois si risente parecchio. Tanto che, dopo essersi sistemato, urla al ristoratore di smetterla, lo insulta, gli dice che per vendicarsi sarebbe andato a casa di sua moglie per riempirla di botte. Tra i due, forse, vola qualche ceffone. Di certo, in un paio di minuti, il venditore ambulante va via.
ALLARME Subito dopo, dal ristorante di via Pettenadu parte una telefonata al 113: il proprietario denuncia l'aggressione che ha appena subito, racconta tutto e asserragliato nel locale medievale aspetta l'arrivo della polizia. Nel frattempo, Manolo Fois, non è andato troppo lontano, gli agenti della Sezione Volanti lo incontrano lungo la strada a pochi metri dal luogo del misfatto. Lui è insieme al padre, ha il naso sanguinante e il viso stravolto dalla rabbia. Quando i poliziotti gli vanno incontro, lui perde la testa.
AGGRESSIONE Tra le mani stringe una spranga di ferro lunga quasi due metri, l'ha appena strappata dall'impalcatura di un cantiere là vicino. Poco prima della mezzanotte, Manolo Fois si fa largo per le stradine del centro storico come una furia. Si piazza davanti al ristorante e inizia a colpire la porta d'ingresso. La vetrata va in frantumi, i poliziotti cercano di immobilizzarlo ma non ci riescono. Manolo Fois se la prende anche con loro. Cerca di colpirli con l'arma che continua ad agitare nel buio di quella viuzza. Un poliziotto allora tira fuori la pistola, la alza verso il cielo ed esplode un colpo in aria. Manolo Fois si paralizza. Quel boato lo stupisce, lo distrae per un secondo. Giusto il tempo di lasciarsi ammanettare dai poliziotti che un attimo dopo lo accompagneranno in Questura.
MARIELLA CAREDDU