Sardegna, caccia a 68mila lavoratori: «Mancano esperti di IA»
L’intelligenza artificiale avanza ma le aziende non riescono a trovare specialisti. Nell’Isola record di potenziali assunzioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il rischio è enorme: rimanere all’“età della pietra” mentre il resto del mondo cavalca la rivoluzione digitale. La Sardegna si conferma infatti tra le regioni meno equipaggiate alla gestione delle mille potenziali opportunità dell’Intelligenza artificiale col pericolo che possa presto esserne schiacciata passivamente.
Perdendo quindi posti di lavoro, competitività produttiva, sviluppo, crescita e ricchezza per la collettività. Insomma, un disastro epocale per le generazioni future che in molti fingono di non vedere, forse abbagliati dai numeri incoraggianti sull’occupazione regionale e quelli record sulla ricerca di nuovo personale da parte delle imprese: oltre 68mila contratti disponibili fino a luglio, molti dei quali però precari.
«Mancano professionisti dell’IA», conferma un report della società di recruiting Hays Italia, specificando che «ormai il 42% delle imprese sta inserendo nella propria quotidianità l’utilizzo dell’IA».
Ulteriori dettagli e informazioni nell’articolo oggi in edicola e sull’app L’Unione digital.