«Il Governo impugna una legge regionale pienamente vigente, già in fase di attuazione. La sanità sarda ha bisogno di un cambio di passo e noi andremo convintamente avanti in questa direzione».

Lo annuncia la presidente della Regione, Alessandra Todde, commentando la notizia dell’impugnazione da parte del Governo della Legge regionale 8 del 2025, approvata a marzo dal Consiglio regionale, che interviene sull'assetto organizzativo e istituzionale del sistema sanitario isolano.
«L’impugnazione da parte del Governo, che noi consideriamo totalmente ingiusta – afferma la presidente – si basa su due pareri completamente discordanti: il primo di carattere tecnico, in cui si inseriscono commenti favorevoli e il riconoscimento esplicito che il commissariamento è legittimo, e il secondo, arrivato successivamente e di carattere politico, in cui si annuncia una contrarietà al provvedimento. Come sempre abbiamo fatto in questi mesi di governo della Sardegna, continueremo a difendere le prerogative della Regione e della nostra autonomia in tutte le sedi opportune».

BARTOLAZZI – «L'impugnazione della legge 8 sulla Sanità da parte del Governo non ci spaventa e non ci sorprende», dichiara invece l'assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi.

«Il provvedimento del Consiglio dei Ministri – aggiunge - era stato a più riprese annunciato da esponenti regionali del centro destra, evidentemente in grado di preconizzare contro ogni evidenza gli orientamenti del Ministero. Ricordo infatti che la nota iniziale inviata dagli uffici ministeriali in data 1° aprile aveva ribadito nero su bianco che il commissariamento è legittimo in quanto finalizzato alla riorganizzazione del sistema sanitaro sardo. Solo in seguito il Ministero, con una serie di passaggi irrituali, arrivava ad emettere una seconda nota, di segno diametralmente opposto e finalmente coincidente con gli auspici del centro destra sardo. I nostri uffici sono già al lavoro per opporsi ad un'impugnazione che appare ispirata da motivazioni politiche molto più che tecniche. Andiamo avanti – conclude l’assessore – con serenità e fermezza: dimostreremo l'inattacccabilità dei nostri argomenti e la bontà della legge 8».

(Unioneonline/l.f.)

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