"Osè, provocanti e trasgressive? Semplicemente noi stesse". Si descrivono così le russe Serebro, protagoniste sabato santo di una notte hot sulle note della pop dance ipersexy, al Biggest di Samassi, ad una quarantina di km da Cagliari. Un piccante djset con guest star della serata il trio del tormentone "Mama Lover", brano corredato di un videoclip girato all'interno di un'auto dove trasgrediscono il codice della strada e si mostrano in pose disinibite. Assieme all'altro singolo "Gun" impazza su radio, tv e web. "Ci sentiamo ragazze libere da costumi e convenzioni sociali. Esprimiamo sul palco e con la nostra musica un modo di essere che per noi è naturale", raccontano le tre vocalist moscovite Elena Temnikova, leader del gruppo, Olga Seryabkina e Anastasia Karpova, alla loro prima uscita in Sardegna. Il backstage è il luogo della metamorfosi. Da ragazze dolci, carine e semplici si trasformano in "cattivissime" e super trasgressive animali da palcoscenico. A incantare i giovani è la forza delle musiche e delle voci, ma soprattutto quella travolgente carica e il sex appeal evidenziato da scollature, minigonne e tacchi psichedelici, pose osè e provocanti e testi a forte connotazione sessuale. "Siamo felici di essere qui da voi", ripetono. Dell'Italia non conoscono molto, ma hanno una idea ben precisa: "Il vostro non è uno Stato troppo bacchettone. Ma c'è chi giudica una persona per come appare. Prima dei nostri tour abbiamo sentito parlare sempre bene dell'Italia per la sua cultura e per quanto di buono è riuscita a esportare nel mondo e venendo qui abbiamo scoperto quanto gli italiani siano gentili e meravigliosi". Il carattere romantico e latino dell'italiano le affascina e il modello maschile le mette d'accordo: "I like quel 'fustacciò di Balotelli e tutti i ragazzi romantici", dicono in coro. "Ma in una ipotetica classifica, prima del fuoriclasse del Milan ci sono George Clooney e Brad Pitt. Non hanno dubbi nell'indicare nella sarda Melissa Satta l'ideale di bellezza italiana. "L'abbiamo vista sfilare, è molto sexy, bella e spontanea, ha tutto il fascino mediterraneo", raccontano. E' sempre molto forte il legame con la loro terra natale. "Della storia del nostro Paese, della vecchia Russia comunista prima della caduta del muro, conosciamo quel che ci raccontano i nostri genitori - dicono - sono storie affascinanti ma che appartengono ad un'epoca che si è dissolta. La Russia di oggi la viviamo come un paese ideale, ne siamo innamorate". C'è chi le definisce le anti Pussy Riot. "Non ci piace questa etichetta. Loro esprimono i loro ideali, noi cantiamo per puro divertimento". Sotto il palco della discoteca Biggest, che nel 1983 ospitò la futura rockstar mondiale Madonna, il pubblico canta con loro il brano che le ha consacrate sulla scena internazionale, Mama Lover, visualizzato con oltre 20 milioni di clic su youtube e riproposto come bis di fine serata. Prima ancora "Paradise", "Angel Kiss". "Cominciamo questa guerra sexy... e al diavolo quello che le brave ragazze potrebbero dire", recita il testo di "Gun". Sembra un inno di battaglia, ma è solo una canzone. La loro filosofia è chiara: "Ognuno sceglie il modello che più gli si addice. Non critichiamo le brave ragazze acqua e sapone, per noi vige la regola, vivi e lascia vivere".
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