Attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette, nasce per garantire a tutti i sardi risposte alle cure mediche non urgenti.  Si chiama “Numero europeo armonizzato (Nea) 116 117” il nuovo progetto che l’Azienda regionale per l’emergenza urgenza varerà in Sardegna dalla prossima primavera.

Sarà realizzata un’unica centrale operativa a Nuoro, nei locali dell’Areus in via Oggiano. I dettagli sono stati presentati questa mattina dalla Dg dell’azienda, Simonetta Bettelini, con  l’assessore regionale  alla Sanità Carlo Doria e l'assessore ai Lavori pubblici Pierluigi Saiu. C’era anche il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu. 

La centrale Nea 116117 garantirà i seguenti servizi:

  • prestazioni e/o consigli medici non aventi caratteristiche di urgenza, nell’orario di apertura dei servizi di Continuità Assistenziale;
  • modalità di accesso a Medici di Medicina Generale/Pediatri di Libera Scelta anche in caso di difficoltà di reperimento;
  • consigli sanitari non urgenti prima e dopo gli orari di apertura dei servizi di Continuità Assistenziale;
  • individuazione e trasferimento (per il tramite del Nue 112) al 118 delle richieste di soccorso sanitario urgente;
  • accesso alla guardia medica turistica.

Il servizio sarà gestito a regime da 20 operatori tecnici adeguatamente formati, supportati da 6 infermieri presenti.  Il reclutamento del personale tecnico è stato già avviato attraverso l’Aspal di Nuoro.

Nel frattempo, sono in fase di realizzazione i lavori di adeguamento infrastrutturale dello stabile attuale sede legale di Aresu, nell’ala dell’ex monastero, dove un tempo sorgeva la chiesetta del quartiere.

«La Sardegna», spiega l’assessore Doria, «è avanti su un servizio oggi attivo solo in poche regioni. Un servizio che arricchisce l’offerta sanitaria del territorio, completamente integrato e coordinato con gli altri servizi. L’116117 costituirà un ulteriore filtro che consentirà una gestione più moderna ed efficiente dell’assistenza, consentendo ai cittadini di trovare in modo più semplice una risposta alle proprie necessità e, allo stesso tempo, di ridurre l’impatto sui punti di guardia medica e soprattutto sui pronto soccorso». 

A giugno, dichiara il collega  Saiu, «di concerto con l’assessorato della Sanità abbiamo presentato la delibera per il finanziamento dell’intervento e l’assegnazione delle risorse a Ois, Opere e infrastrutture della Sardegna, la società in-house della Regione, che fa capo all’assessorato dei Lavori pubblici e soggetto attuatore dell’intervento. Abbiamo mantenuto così gli impegni e in tempi rapidi è stato avviato il cantiere». 

© Riproduzione riservata