DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA PINNA

BAJA SARDINIA La foto che correda l'esposto aiuta a immaginare quello che potrebbe succedere: sullo sfondo dello spiazzo dove nascerà l'isola ecologica ci sono i tendoni colorati dell'Aquadream. Tra residence e ville, proprio davanti al più frequentato parco giochi d'acqua della Sardegna, rischia di sorgere una puzzolente discarica. La rivolta dei residenti della zona di La Crucitta e Istancheddu è già scoppiata. E rischia di trasformarsi in una battaglia legale.

Alla Procura della Repubblica di Tempio, ma anche alla stazione dei carabinieri di Arzachena e al Corpo forestale, è già stato recapitato un esposto-protesta per chiedere di far luce sui lavori e di bloccare il cantiere. «Prima di tutto saremmo curiosi di sapere se quest'intervento ha avuto tutte le autorizzazioni ambientali necessarie - attacca, Tonino Pirastru, il portavoce di un comitato popolare che sta conducendo la lotta antidiscarica - Non riusciamo a capire come sia possibile che l'amministrazione comunale decida di creare un'isola ecologica che rischia di diventare un immondezzaio a cielo aperto vicino a un albergo, tra le case e a due passi dal parco acquatico». L'amministrazione di Arzachena ha già ricevuto la denuncia e nei giorni scorsi ha annunciato un incontro con i rappresentanti del comitato popolare. I lavori sono partiti all'improvviso, senza preavviso per i residenti: dove c'era un grande campo di sterpaglie ora è stato realizzato uno sterrato in ghiaia.

Nel giro di poco tempo, secondo i piani dell'Assessorato comunale all'Ambiente, dovrebbero comparire i container per la raccolta dei rifiuti. «Andrà a finire che anche a Baja Sardinia si ripete la situazione che vediamo nelle altre isole ecologiche: tutti buttano di tutto e l'area diventa un immondezzaio - rincara la dose il portavoce dei residenti - E i proprietari delle case dovranno sopportare in silenzio la puzza? Gli ospiti dell'albergo e i visitatori dell'Aquadream si troveranno sotto gli occhi uno spettacolo a dir poco indecente».

Insomma, la raccolta e la gestione dei rifiuti nel territorio di Arzachena continua a essere piuttosto complicata. Da mesi i vigili urbani combattono una battaglia impari contro le discariche abusive e anche nei giorni scorsi è scoppiata una nuova polemica. Perché sul ciglio delle strade e negli angoli meno trafficati spuntano cumuli di vecchi elettrodomestici, pneumatici e materiali di ogni tipo. «Una zona turistica come la nostra dovrebbe vantare un sistema di raccolta eccellente e invece ogni anno ci troviamo di fronte alle solite difficoltà - sostiene Tonino Pirastru - Figuriamoci cosa potrebbe succedere se nasce un'isola ecologica in mezzo alle case».
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