Quartu, lo sfogo della moglie di ContiniEcco il testo integrale della lettera
"Ho voglia di raccontarvi una storia; la nostra, che ha dell'inverosimile, paragonabile ad un brutto incubo ancora in corso". Di seguito, la lettera integrale della moglie del sindaco di Quartu.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ho voglia di raccontarvi una storia; la nostra, che ha dell'inverosimile, paragonabile ad un brutto incubo ancora in corso. Una vicenda che per me, mio marito e mio figlio rappresenta un caso di dignità calpestata. Ormai la legge, nata per essere al servizio degli uomini, sta diventando un mezzo di persecuzione e di tortura che crocifigge persone che hanno sacrificato la loro vita lavorando onestamente e rispettando le regole di una società civile, privandoli del bene più grande che è quello della libertà . Ed è così che pensi di essere libero fin quando sei un invisibile servo della gleba, paghi le tasse, lavori e stanco morto senza troppe proteste vai a letto, ma quando hai un ruolo in cui non puoi tacere e devi lavorare anche in macro opere che danno risonanza ecco che qualcuno inizia ad "interessarsi" a te. "Lavora Sindaco": ma non troppo, se sei troppo celere non vuol dire che sei bravo e dedito, vuol dire che sei un pressapochista e se ami la tua città e ti preoccupi di sapere come vanno i lavori ad Is Arenas non sei coscienzioso ma stai mischiando bene pubblico e bene privato e attenzione se i Dirigenti del comune dove lavori ti stimano e lo testimoniano non sei una brava persona ma un ipnotizzatore di serpenti. Mio marito è stato descritto come un uomo disgustosamente potente ma io mi chiedo: chi ora sta esercitando un potere schiacciante e invalidante nei confronti di un essere umano, mio marito o magistratura?
Senti squillare il campanello di casa neanche il tempo di realizzare e capire cosa stia succedendo e mio marito era sotto arresto, quasi neanche il tempo di prendere le medicine per il suo cuore e mio marito era in rianimazione. E così pensi che ti abbiano preso tutto: pace, serenità, gioia, istanti, ore, giornate, mesi ed anni pieni di vita. Hanno arrestato mio marito preventivamente,è finito in rianimazione e poi e stato trasferito a Buoncammino dopo soli 7 giorni. Ora è a casa con tutta una serie di criticità e la giustizia intanto cerca le prove per giustificare tutto questo. Mio marito è colpevole? Processatelo ! Ma che lui sia in stato di detenzione a cosa serve e a chi serve?
E mentre a qualcuno serve la pedina, lui è un essere umano privato della sua dignità, del suo onore e della sua libertà.
Non dimenticherò mai lo squillo del citofono del 14 Febbraio, giorno in cui lo arrestarono. Percepii arroganza e prepotenza, vidi il mio salone preso d'assedio come se stessero venendo a prelevare un boss della mafia o un pericolosissimo serial killer. È la verità o è il mio vissuto? Difficile in questa sede fare queste distinzioni, di certo è il mio vissuto. Non ricordo fortunatamente le loro facce, ma sento ancora i loro sguardi puntati sul mio viso. Molti penseranno che sono mie percezioni ma io mi chiedo: cosa porta una donna che ha sempre creduto e rispettato la legge ad avere un vissuto di angoscia verso coloro che dovrebbero tutelarti?
Si , la parola giusta è angoscia perché a questo dovete aggiungere le intercettazioni subite anche nelle conversazioni più intime. Le intercettazioni creano isolamento perché nessuno pensa di chiamarti ne per piacere ne tanto meno per lavoro o se lo fa, lo fa in maniera rigida e telegrafica per pura di essere coinvolto.
È difficile passare le ore nell’ingiustizia, certamente questa rabbia che ne deriva ti dà anche la forza, ma la forza più grande arriva dalla coscienza, quella coscienza che sotto giuramento ha fatto dire a mio marito sono innocente.
"Se non uccide fortifica" è così che io, mio marito e nostro figlio ci sosteniamo forti nel dolore e fieri nella nostra dignità. Sono passati più di 50 giorni e noi camminiamo a testa alta nella nostra città che ringrazio per l'affetto che ci dimostra con ogni mezzo e in ogni luogo.
Mio marito orfano di padre da quando aveva dieci anni si sobbarcò di responsabilità , appena raggiunta la maggiore età. Oggi padre esemplare comunica a nostro figlio i valori su cui egli stesso è cresciuto, ma soprattutto gli comunica che per vivere non bisogna camminare sui corpi altrui, non si fanno cadaveri per avere la vita perché sarebbe una contraddizione in termini.
Ha iniziato ad appassionarsi alla politica da giovanissimo e negli anni ha fatto di essa la sua passione , vivendola con coraggio, lealtà e fedeltà. Sin dalla campagna elettorale come Sindaco di Quartu è sceso nelle nostre strade, nelle nostre piazze e nei nostri mercati non certo per fare il Salvatore o il falso profeta, ma prima di tutto per ascoltare. L'ascolto è il primo passo dell’amore ad oggi credo che il suo slogan "Quartu per amore" sia stato davvero congruo con la sua persona. Mauro ha amato e ama Quartu tanto aver sacrificato completamente il suo lavoro privato e il 14 febbraio, giorno di San Valentino è stato arrestato, uno scherzo del destino.
Tutto questo è allucinante: un assessore, un Sindaco e un presidente di una squadra di serie A, (l'unica squadra della nostra regione) sono ancora agli arresti domiciliari, perché?
Carla Casula