«Sono molto contento di lasciare il carcere dopo quasi 33 anni che sono stati lunghissimi».

Queste le prime parole da uomo libero di Beniamino Zuncheddu, oggi scarcerato dopo aver passato quasi 33 anni in cella, condannato all’ergastolo per la strage di Sinnai del 1991.

A raccogliere la sua testimonianza la garante per i detenuti Irene Testa poco fuori dal carcere di Uta, subito dopo l’abbraccio con la sorella. 

«Non so cosa farò prima, ora sto pensando alla libertà e a non tornare mai più in cella. Aspetto il giorno della sentenza per arrivare a quella verità che ho sempre dichiarato e chiesto», ha detto il pastore di Burcei, felice ma disorientato.

L’intero paese si appresta ad accoglierlo con entusiasmo: grande festa già dall’ingresso della cittadina, con il sindaco Simone Monni e il parroco del paese, don Giuseppe. «Forse è uno dei giorni più belli della storia di Burcei, un’emozione unica», commenta il primo cittadino. «Dopo l’accoglienza all’ingresso del paese abbiamo organizzato un ritrovo in Comune e quindi la festa nel salone parrocchiale per l’abbraccio dell’intera comunità. Ringrazio pubblicamente tutte le persone che hanno creduto a Beniamino e si sono affiancate a noi in questa battaglia, compreso l’avvocato Trogu con la sua famiglia, che ha fatto un grande lavoro con la testa e con il cuore».

(Unioneonline/L)

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